###################################################################### Titolo: Resoconto personale SMAU 2002 (ver 0.1) Autore: Luigi Auriemma e-mail: aluigi@autistici.org web: aluigi.org ###################################################################### 1) Introduzione 2) Parte tecnica 3) Parte "decisamente non" tecnica 4) IN & OUT 5) Conclusioni 6) Ringraziamenti ______________________________________________________________________ 1) Introduzione =============== Eccomi seduto davanti al mio fido AthlonXP 1800+ mentre mi accingo a commentare questa estenuante giornata (e anche quella di ieri) passata all'insegna di tutto cio' che gira attorno all'informatica, alla stessa fiera ed a tutte le persone che hanno partecipato ad essa. Sono appena tornato quindi ogni descrizione sara' "a caldo" ed il piu' possibile imperniata dalle sensazioni ancora vive al termine di questa giornata illuminata dal tiepido sole milanese (e meno male che c'era!!!). Iniziamo pero' col dire cosa c'e' davvero intorno alla fiera. Innanzitutto le ragazze. In pratica dopo qualche minuto che si e' dentro lo SMAU ci si dimentica dei computer e ci si ritrova a girare per gli stand ad ammirare il panorama femminile offerto dalla fiera. Un'altra cosa che fa' da contorno alla fiera e' senza dubbio la musica martellante degli stand piu' affollati, e a tal proposito ci sono da citare i padiglioni 9/2 e quelli dedicati alla telefonia, ossia 15 e 16. Inoltre non dimentichiamoci dell'architettura degli stand che ne ren- deva alcuni a dir poco meravigliosi ed altri simili ad enormi casso- netti di rifiuti, comunque parlero' di questo e tutto il resto piu' avanti. Ora veniamo a questo "resoconto" che non avra' limiti di spazio od altro e cerchero' di inserirci quanti piu' dettagli possibili. Inoltre essendo diviso in sezioni, come tutti i miei lavori, potra' essere consultato sia da chi non ha voglia di perdersi in dettagli e chiacchiere, sia da chi vuole rivivere questa edizione cercando di non perdere tutte le chicche che l'hanno caratterizzata. I motivi che mi hanno spinto a creare questo documento sono essenzial- mente la voglia e la "curiosita'" di scriverlo, la possibilita' di poter raccontare questo evento a chi non e' potuto venire per motivi di tempo, logistici od altro (un mio amico non e' potuto venire ed io avrei scritto tutto cio' anche se fosse servito solo a lui) e anche perche' spero possa diventare un piccolo punto di riferimento per questo SMAU 2002. Pur essendo stato sia di sabato 26 che domenica 27, faro' riferimento unicamente alla domenica in quanto ho passato tutto il giorno prece- dente al convegno di sicurezza tenutosi nel padiglione 13/1 (in asso- luto il piu' bell'evento di questa edizione di SMAU). Di conseguenza tutto cio' che ho visto e' stato influenzato dalla mol- titudine di persone che affollavano la fiera in questo giorno della settimana ed anche dai momenti in cui ero presente ad una determinata presentazione o evento di qualche stand, nonche' dalle varie scariche di adrenalina dovute a determinati eventi. Spero che sia interessante, comunque i commenti esistono appositamente per sapere cio' quindi una mail e' sempre apprezzata. ______________________________________________________________________ 2) Parte tecnica ================ Per questa parte non potrei non iniziare menzionando cio' che ha caratterizzato sabato 26: il convegno dei BlackHats riguardo vari temi della sicurezza. Gli argomenti trattati che ho preferito sono senza dubbio l'intervento di Stefano Zanero riguardo la legislazione corrente in USA, l'ingegne- ria sociale trattata da Andrea Ghirardini, la trattazione dell'insicu- rezza delle reti wireless (con tanto di test pratico) trattato da Fabio Pietrosanti ed infine la storia ed etica hacker raccontata da Yvette Agostini e Raoul Chiesa. Una menzione di riguardo va' proprio a quest'ultimo argomento trattato che e' stato molto interessante sia da un punto di vista storico che da un punto di vista piu' personale, in quanto le sensazioni, i modi di vivere e soprattutto cio' che ci permette di "andari avanti" con il nostro "hobby" (ragione di vita?) e' comune a tutti noi smanettoni. Inoltre tra le 80 reti wireless trovate nel giro di pochi metri (il segnale a 2,4 Ghz si propaga anche per molti metri quindi e' normale aver trovato cosi' tante reti in cosi' poco spazio), oltre 50 erano sprotette, ossia chiunque dotato di scheda wireless ed antenna poteva tranquillamente usare ed abusare di tali reti. Spero che quest'intervento dei Blackhats abbia fatto aprire gli occhi a chi e' all'oscuro del mondo dei geek e soprattutto riguardo a queste stupide leggi pro-grande-fratello che gia' sono attive in USA e spero non mettano mai piede qui in Europa. La palma di miglior gioco dello SMAU 2002 va' senza ombra di dubbio ad UnrealTournament 2003 che oltre ad essere il piu' diffuso negli stand era anche il migliore sotto qualsiasi punto di vista. La vista e l'udito erano piacevolmente appagati dagli effetti visivi e sonori del gioco e l'adrenalina cresceva anche dentro chi non stava giocando in quel momento, mentre i P4 2,4 Ghz e le varie schede ATI e Nvidia soffrivano cercando di comporre il piu' velocemente possibile quell'interminabile dose di poligoni ed effetti speciali. Appunto quindi non si puo' non parlare dei vari pezzi di hardware che popolavano la fiera. Le prime cose che mi vengono in mente sono i case dei Pc che erano visivamente belli e molto in voga erano quelli trasparenti (molto utili a chi smanetta tanto con l'hardware e vuole essere facilitato nel vedere marca, modello, settaggi dei jumper od altro dei pezzi montati in un dato momento) impreziositi da ventole fluorescenti davvero meravigliose. Abbastanza bello sembrava essere un kit di guida virtuale comprensivo di sedile, volante e pedaliera che non ho avuto modo di provare, dal prezzo superiore ai 100 euro. Molto interessante invece il padiglione inerente la domotica, ossia l'implementazione della tecnologia nella vita domestica quotidiana. Interessanti infatti erano le varie case digitali costituite da impianti stereo e televisivi di ultima generazione, lavatrici intelli- genti e vari altri apparecchi che erano in funzione durante il mio passaggio. Ho anche assistito per qualche minuto ad una parte della spiegazione riguardante una lampada che oltre al suo classico ruolo di fornitrice di luce, sarebbe servita anche come depuratore d'aria e stabilizzatore della temperatura della propria abitazione. Grossolanamente tutto cio' lo si otteneva tramite la temperatura interna della lampada, prossima ai 130 gradi, il che avrebbe depurato l'aria proveniente dal foro in cima ad essa e che sarebbe passata successivamente attraverso uno ionizzatore che avrebbe creato ioni negativi. Al momento non sono molto interessato al verificare tali parole ma senza dubbio e' stata una cosa che ha catturato la mia attenzione. Non penso che ci sia molto da dire riguardo alle console se non che le piu' diffuse nella fiera erano il Nintendo Gamecube e la Xbox di casa Microsoft che comunque si rendevano ridicole rispetto all'enorme stra- potere dei vari IBM PC compatibili oramai capaci di qualsiasi cosa. Difatti si notava sin da subito la piccola presenza di persone o singoli davanti alle console e la moltitudine di giocatori che affol- lavano i PC molto probabilmente perche' attratti dalla musica assor- dante sprigionata dalle casse ad essi collegate. Tra le varie tecnologie inerenti la comunicazione, spiccavano i vari telefonini con display a colori utilizzabili per scattare fotografie e videogiocare con giochi che in noi nostalgici evocano macchine deci- samente piu' grandi di un piccolo cellulare ed oramai scomparse dalla circolazione ma ancora presenti nei ricordi degli affezionati e nella collezione di vecchi computers di qualche appassionato. Comunque il mio poco interesse per i telefonini non mi ha permesso di addentrarmi nei dettagli anche perche' sembravano essere soggetti alle attenzioni unicamente di chi, evidentemente, non ha a che fare con la tecnologia ma che pensa che un piccolo pezzo di elettronica possa renderlo migliore sotto il punto di vista estetico e guadagnare un gradino nella SUA scala sociale. Da come si puo' intuire da quanto detto fin'ora, l'audio era uno degli aspetti fondamentali della fiera. Difatti nel padigline 9/1 si spreca- vano gli home teathre che propagavano le loro onde sonore anche al di fuori degli appositi box costruiti intorno a schermi al plasma con lettori DVD e casse con effetto surround. Come non nominare quindi gli svariati televisori al plasma che affol- lavano lo SMAU di quest'anno? E' davvero incredibile come questa tecnologia si stia diffondendo a vista d'occhio almeno qui in fiera visto anche il prezzo non proprio accessibile di tali apparecchi. Comunque anche i videoproiettori erano diffusissimi sia per via delle varie dimostrazioni di chi cercava di spiegare i vantaggi del proprio prodotto, sia da chi li utilizzava per uno scopo videoludico. Immancabili comunque, nell'ambito televisivo, gli schermi giganti dai colori luminosi ed accecanti tra cui spiccava (secondo me) quello usato per Return to castle Wolfenstein in quanto essendo enorme, un po' isolato ed utilizzato per un videogioco, lo rendeva particolarmen- te gradevole e di grande impatto visivo. Per il resto non c'erano altre novita' o cose particolarmente interes- santi da un punto di vista puramente tecnico anche perche' essendo lo SMAU di natura commerciale, si preferisce rendere di grande impatto qualsiasi cosa lasciando l'aspetto tecnico in secondo piano. Comunque se cercate descrizioni davvero tecniche e' meglio fare rife- rimento a chi ha potuto visitare lo SMAU nei giorni di accesso agli operatori e che ha potuto vedere davvero "da vicino" le nuove tecnolo- gie offerte. Giusto per la cronaca, il windowmanager piu' diffuso sulle macchine Linux della fiera era KDE, scelta che non condivido assolutamente ma fa' senz'altro piacere vedere il caro pinguino, che sto utilizzanto in questo momento, presente anche se non massicciamente sui desktop, cosa che non puo' essere detta per i mega-server della IBM in cui Tux la faceva da padrone 8-) ______________________________________________________________________ 3) Parte "decisamente non" tecnica ================================== Ok questa e' la parte in cui cerchero' di sfogarmi il piu' possibile e quindi parlare di TUTTO cio' che ho potuto vedere in questi due diver- tentissimi ed altrettanto interessanti giorni. Sinceramente non saprei da cosa iniziare, quindi cerchero' di seguire un minimo di percorso cronologico degli eventi. Per chi non e' mai andato allo SMAU penso che possa trovare abbastanza curioso il percorso antecedente all'entrata della fiera caratterizzato da un fiume umano che parte dai mezzi pubblici utilizzati per raggiun- gere il tanto amato tempio commerciale/tecnologico e che terminera' unicamente dallo stesso punto in cui e' iniziato. In poche parole prendendo la metropolitana il fiume iniziera' pacata- mente al Duomo, aumentando a Cadorna, ingrandendosi ancora di piu' appena usciti dal treno e raggiungendo lo straripamento all'ingresso in fiera. Due simboli caratteristici pre-fiera sono i bagarini ansiosi di vendere biglietti ed il tappeto di volantini all'uscita della metropo- litana ed all'ingresso dello SMAU. Quest'anno il primo cambiamento si e' potuto vedere proprio all'entra- ta della fiera (mi riferisco all'entrata principale situata all'uscita della metropolitana) che non era piu' in basso a sinistra ma bisognava utilizzare una scala mobile che faceva da imbuto a tutta la gente che si stava dirigendo verso le macchine che leggevano i codici dei biglietti. Da subito si poteva notare l'enorme spazio vuoto proprio al centro del padiglione 9/1 (in pratica il primo dell'entrata a cui mi sto' rife- rendo) e sin da qui sono iniziati a sorgermi i primi dubbi riguardo alla quantita' di aziende presenti quest'anno. Difatti chiunque avra' potuto notare come sia diminuito il numero di partecipanti e soprattutto lo spazio occupato da quelli presenti. Per fare qualche esempio basta dire che i padiglioni 24, 25 e 26 (ed inizialmente anche l'8) erano vuoti, ma non solo, molto dello spazio degli altri padiglioni non era occupato ed era stato sostituito da dei paravento neri che si discostavano di molto dai muri di questi enormi capannoni. Cio' non e' certamente un male ma fa' comunque riflettere un po'. Uno dei primi stand che ho avuto modo di vedere e' stato quello di HackerJournal in quanto era proprio nel primo padiglione. Non pensiate che sia stato facile trovarlo in quanto era nascosto dietro a tutti gli altri stand e forse cio' non era un caso. Purtroppo devo iniziare sin da subito con una critica forse' un po' pesante riguardo proprio questo stand. Iniziamo col dire che la strut- tura dello stand ricordava molto un ibrido a meta' strada tra un cassonetto della spazzatura ed un bunker, il tutto tappezzato di murales. Si notavano due entrate, su una con scritto "Standard input (FIFO)" e l'altra era invece chiusa da un porta a soffietto (che dopo un po', finalmente, hanno capito che andava aperta per far uscire la gente). Appena imboccata l'entrata bisognava addentrarsi in un piccolo labi- rinto claustrofobico dove bisognava lottare contro chi, per ovvi moti- vi di spazio, non poteva uscire agilmente da dove noi stavamo entran- do. Dopo tanto faticare ci si ritrovava davanti ad un'angusta scriva- nia con due persone che vendevano alcuni gadget e copie della rivista con solo un adesivo come omaggio e senza sconti o piccoli "regali" per chi comprava la rivista (vi ricordo che quest'ultima e' una pratica adottata da TUTTI gli stand che vendono i loro prodotti in fiera proprio per invogliare i visitatori o glii stessi "fedeli" ad acquistare sul luogo). Senza dubbio uno degli stand piu' brutti in assoluto della fiera e che per via di questo alone di mistero che avevano creato con il suo labirinto/bara non permettava a nessuno di sapere se c'erano degli omaggi, dei gadget, avere qualche informazione in piu' o qualsiasi altra cosa che permetteva di scegliere se valeva la pena o no perdere un po' di tempo. Decisamente OUT OUT OUT!!! Dal 9/1 si udiva l'assordante musica techno/commerciale proveniente dallo stand di Alice (Telecom) del piano di sopra (ossia il padiglione 9/2). Questa zona del padiglione 9 era in assoluto l'attrazione migliore di quest'anno. Vi cito un piccolo elenco di chi faceva piu' "trambusto": - Alice con tanto di DJs, musica a palla, maxischermi con video manga e successivamente riprese in diretta del palco da cui si intrattene- va il pubblico. Da notare anche le risse ed i vari altri problemi derivanti dal lancio di oggetti/gadget dal palco. - Peugeot, con un tappeto elastico e degli elastici tiranti che per- mettevano a chiunque di poter eseguire evoluzioni senza timore di sfracellarsi per un salto mortale andato male. - L'arena predisposta da SMAU per effettuare l'Italian Lan Party, ossia delle competizioni a svariati giochi tra cui Counter-Strike, Quake3, UnrealTournament e tanti altri. L'iscrizione era di 30 euro e si poteva giocare per tutti i giorni della fiera. Mai vista fino ad oggi una distesa cosi' enorme di computers predi- sposti al multiplayer. Ci saranno stati almeno un migliaio di computer e tutti quanti con installato WindowsXP (poveracci quelli che hanno dovuto pagare tutte le licenze sia del sistema operativo che di tutti i giochi installati!!!). Insomma un vero e proprio mare di PC argentati. - Lo stand della Creative invece si distingueva, naturalmente, dal sonoro. Cio' non vuol dire che il sonoro fosse di qualita' ma voglio proprio dire che era ad un volume talmente alto che persino chi era fuori dal padiglione poteva sentire il frastuono delle deflagrazioni in UT2003. C'erano quattro o cinque abitacoli insonorizzati per provare dei videogiochi ed altrettanti lettori cd ed mp3 per apprezzare (come fare non so' con tutto quel baccano) le varie qualita' di questi nuovi prodotti. Ma il massimo lo si raggiungeva con il doppio schermo al plasma accessoriato da delle casse da discoteca poste proprio di fianco a chi giocava e settate ad un volume prossimo al massimo raggiungibi- le dall'apparecchiatura. Non so se la Creative punti tanto sull'audio se poi rende sordi gli utenti che visitano i suoi stand... - Atomic-accessories. Come ogni anno questo stand si caratterizza per il suo contributo al piacere maschile dei visitatori. In pratica cubiste appiccicate al palo che sculettano a tempo di musica. Davvero uno degli stand piu' caratteristici di tutte le edizioni dello SMAU. Difatti questo stand riesce a riunire a se una mole enorme di persone che non riescono a togliere lo sguardo dalla cubi- sta (e chi ci riesce!?!) finche' non finisce lo spettacolo. Non so se cio' serva a far vendere piu' volanti o periferiche pro- dotte da questa azienda, ma a noi visitatori non ce ne puo' fregar di meno 8-) Ai padiglioni 10 ed 11 si trovavano rispettivamente la domotica e la tecnologia. La domotica non e' nient'altro che l'uso della tecnologia (molta molta tecnologia) negli elettrodomestici. Invece decisamente piu' interessante l'11 in cui erano raccolte le aziende editoriali, zone riservate al made-in-Asia e tutto cio' che aveva a che fare in un qualche modo con la tecnologia piu' a contatto con l'utente finale. Tra l'editoria avevamo ad esempio tutte le svariate riviste del setto- re come quelle di Gamesradar (GMC, PSM e PPS), PcOpen, PcUpgrade, Apogeo e molte altre ancora. Comunque chi si e' distinto piu' degli altri e' stato PcProfessionale non tanto per il grosso sconto per chi comprava la rivista, quanto per le ragazze che ne affollavano lo stand. Tra tutte non poteva passare inosservata la ragazza bionda alla scrivania che oltre ad essere molto carina, allietava i passanti con delle incredibili "panoramiche" dallo sgabello (chi e' passato di li' sa' a cosa mi riferisco, gli altri possono immaginarlo...). Invece tra il made-in-Asia c'era un po' di tutto, dagli UPS ai lettori CD/mp3 fino a vari pezzi elettronici, chip e ventole per le CPU. Qualche piccola nota va' spesa per la LG che era praticamente presente ovunque e non mi riferisco soltanto al padiglione 11 ma proprio a tutto lo SMAU! Davvero una presenza massiccia che si notava anche dalle borse capienti utilizzate dalla quasi totalita' di persone, in quanto allo SMAU se non hai una di quelle buste non sai dove mettere tutto il materiale che ti capita di trovare o che ti lanciano dietro. Come gia' detto in precedenza, quest'anno i padiglioni "dietro" Piazza Italia ("LA" piazza dello SMAU) non erano occupati e l'unica attratti- va rimaneva lo stand all'aperto della Rai che ad un certo punto della giornata e' andata in collegamento diretto con la trasmissione "Quelli che il calcio", mentre per tutto il resto del tempo faceva salire sul palco i visitatori e passare un po' il tempo con gli intrattenitori. Accanto alla Rai invece c'era un bel half-pipe dove degli skaters si lanciavano in acrobazie ed evoluzioni. Sicuramente una cosa che attrae sempre visitatori anche se non vorrei essere in quei ragazzi che dove- vano esibirsi a turno dalla mattina alla sera. La fila piu' lunga in assoluto era quella che portava al padiglione 21 adibito a SMAU Shop (negli scorsi anni ospitava le aziende che si occupavano di HI-FI come Technics ad esempio). Ho scattato una foto e spero che sia uscita bene perche' le parole non possono spiegare la situazione che c'era li'. Ad una prima occhiata potevano sembrare per- sone che erano di passaggio ma poi dopo poco si capiva che erano li' a fare la fila e che appunto, essendo l'ultimo padiglione della zona EST, di certo non era un punto di passaggio. Non riesco neanche ad immaginare come sia possibile mettersi in coda a centinaia di esseri umani facendo un passo al minuto, senza neanche sapere cosa ci fosse li' dentro. Davvero senza parole, anche perche' i pochi oggetti venduti a prezzi bassissimi finivano ancora prima di entrare... Riguardo alla crisi del settore, solo la telefonia non sembra averne risentito. La telefonia e' oramai la tecnologia piu' alla portata di chiunque, non bisogna essere dei geek per utilizzare un telefonino ed oramai tutte le novita' hanno ben poco a che vedere con la semplice chiamata di emergenza per dare o chiedere notizie a chi e' all'altro capo del telefono. Chiunque non avesse interesse per i computers era li' nei padiglioni 15 e 16 giocherellando con i nuovi cellulari a schermi a colori capaci di effettuare fotografie e piccoli video. Giusto per fare qualche nome, non si puo' non citare i classici Omnitel e TIM, Samsung, Erikson, Nokia e tutti gli altri produttori di cellulari, o meglio quegli oggetti a meta' strada tra un cellulare ed un PDA. Dato il mio scarso interesse a tale zona della fiera non ho molto altro da dire se non che c'era davvero un sacco di gente e provare qualcosa sarebbe stato impossibile. I padiglioni piu' noiosi invece rimangono essenzialmente quelli destinati a Formazione e Lavoro, Cittadino ed Istituzioni, tutto cio' che riguardava le aziende ed infine la Microsoft, visitata di sfuggita in un tempo minore al minuto giusto per farmi qualche risata sia per l'azienda stessa e le sue ridicole trovate commerciali che soprattutto per tutte le altre aziende che con altrettanto ridicoli cartelli "Microsoft Certified" pensavano di essere migliori ed immuni da qualsiasi pericolo sotto l'ala "protettrice" di zio Bill... senz'altro ridicoli... Inoltre non c'e' nulla di piu' vomitevole di quei stand su cui padro- neggiavano paroli quali "business", "idee vincenti", "successo" ed "innovazione"; nient'altro che aria fritta. Essendo molto a favore dello spirito puramente e totalmente tecnico dell'informatica, sentire aziende che parlano di metodi per aiutare e far crescere altre aziende mi fa' davvero stare male, soprattutto in questo momento di crisi commerciale/tecnologica in cui stiamo stagnan- do. Massiccio era il dispiegamente di forze dell'ordine e militari, in particolare dovuta alla presenza di appositi stand ove cercavano di divulgare il loro lavoro. A tal proposito mi e' piaciuto (anche se non ci azzeccava nulla con la fiera) il mezzo padiglione occupato da carri da guerra, un elicottero e lancia missili. Il piacere visivo era dovuto all'effetto imponente di tali enormi mezzi in un hangar anch'esso enorme; il mio interesse verso l'utilita' di tali strumenti da guerra e' pari al nulla ma l'effetto era garantito. Qualche altro aneddoto comunque lo trovate nella sezione IN & OUT. ______________________________________________________________________ 4) IN & OUT =========== ---IN--- - Convegno Blackhats - UnrealTournament 2003 - il caratteristico stand/lap-dance di Atomic-accessories - anche se andrebbe in OUT, penso che i martelli gonfiabili siano stati una delle cose piu' divertenti quest'anno. Non divertenti per l'oggetto in se' quanto per vedere alcuni ragazzi che si inseguivano per tirarseli in testa... hi hi hi - i case trasparenti per PC, davvero belli da vedere - la mini-bici motorizzata di un tipo della fiera che sarebbe stata molto comoda dopo le prime 3-4 ore in piedi per gli stand 8-) - il sole che splendeva anche su Milano e che ci ha permesso di non effettuare la solita operazione togli/metti giubbotto da un padi- glio ne all'altro (cosa tipica di molte edizioni passate) ---OUT--- - lo stand di HackerJournal - le casse dello stand di Atomic-accessories che gracchiavano furiosa- mente a ritmo di musica - i fumatori coglioni che senza rispetto altrui si ostinavano a fumare anche nei padiglioni e nelle zone relax - un gruppo di coglioni che sabato 26 andavano in giro per lo SMAU urlando dei vomitevoli cori da stadio (fuori luogo, fastidiosi ed inutili) - i cestini/posacenere che per via del loro colore simile a quello del pavimento venivano buttati all'aria da chi passava un po' distratta- mente o semplicemente perche' in balia del fiume umano che lo atta- nagliava. Ogni tanto difatti un tonfo sordo giungeva alle mie orecchie e si intravedeva uno di questi oggetti adagiato orizzontalmente per terra - gli stand un po' fuori luogo come quelli delle case automobilistiche e motociclistiche, nonche' tutti gli altri che non mi vengono in mente in questo momento - i dj che "buttavano" i vari gadget ovunque rischiando di far male a qualcuno e soprattutto col pericolo di creare risse furibonde per accaparrarsi quelle sacre reliquie - il padiglione Microsoft che risulta essere il padiglione piu' inuti- le e ridicolo come tutti gli anni - la super-mega-fila dello SMAU Shop ______________________________________________________________________ 5) Conclusioni ============== Premetto che quest'anno ero molto piu' preparato e voglioso di vedere le varie novita' presenti alla fiera. Non tanto novita' tecnologiche quanto proprio le attrazioni degli stand e tutte le altre chicche che rendono lo SMAU un evento aperto a tutti e non solo a noi geek ed alle aziende. Inoltre con la scusa di scrivere questo resoconto ho cercato di trova- re le cose un po' piu' interessanti, beccare alcuni dettagli, aneddoti e soprattutto qualche foto da inserire nella galleria fotografica di prossima pubblicazione sul mio spazio web. Insomma, uno screenshot sia testuale che visivo di cio' che ho potuto vedere! Io mi sono quindi divertito molto, ma bisogna appunto notare che la presenza ridotta di molte grandi aziende del settore e' sintomo della crisi che attraversa questo periodo. Insomma chi davvero sembrava non aver perso colpi erano le varie compagnie impegnate nel campo della telefonia e due aziende che possono definirsi il "prezzemolino" della fiera: Mediaworld e, un po' meno, LG. Spero che chiunque sia andato quest'anno si sia divertito quanto me e spero ancora di piu' che chi invece non sia potuto venire possa aver capito qualcosa da questo documento e dalle mie sensazioni. Ho deciso di dare un numero di versione al documento (0.1 e' il primo rilascio) in quanto puo' essere interessante aggiornarlo con altri ricordi od aneddoti e quindi gia' sono facilitato questa numerazione. ______________________________________________________________________ 6) Ringraziamenti ================= In ordine sparso: - Fabiano che mi ha fatto compagnia nella giornata di domenica - Marco (aka Nemesis) per avermi fornito indirettamente l'idea di realizzare questo resoconto - L1l0 perche' doveva venire anche lui ma non potendo mi ha spinto ancora di piu' a scrivere quest'ammasso di frasi e pensieri che state leggendo - Tutti quelli che hanno contribuito a questo evento, soprattutto le ragazze degli stand che alzavano il morale di noi visitatori ______________________________________________________________________ Ogni commento e' gradito! BYEZ